Nel 1945 Bottani fonda al Politecnico di Milano un Centro di Studio sui Modelli Elettrici, poco dopo affiancato da un giovane ingegnere elettrotecnico: Luigi Dadda. Da oltreoceano giungono le prime informazioni sui calcolatori elettronici programmabili che proprio in quel periodo vedono la luce. L’Italia non ha ancora esperienza al riguardo e i tempi sono maturi perché anche la comunità scientifica nazionale si dedichi alle nuove tecnologie.