Component-ware for Autonomic Situation-aware Communications, and Dynamically Adaptable Services
Ricerca UE FP6
Ruolo DEIB: Partecipante
Data inizio: 01/01/2006
Durata: 36 mesi
Sommario
CASCADAS è un progetto della durata di tre anni guidato dall’obiettivo di definire una nuova generazione di servizi composti, altamente distribuiti e pervasivi, attraverso una tecnologia capace di risolvere i conseguenti problemi di configurazione e di complessità.
L’obiettivo complessivo di CASCADAS è quello di identificare, sviluppare e valutare architetture e soluzioni basate su un modello di componenti per servizi autonomici di comunicazione; in particolare, i componenti che offrono servizi autonomici si auto-organizzano e si auto-adattano con l’obiettivo di fornire servizi di comunicazione adattativi e situati. In altre parole, il progetto è guidato dall’ambizione di identificare astrazioni fondamentali ed uniformi capaci di caratterizzare i componenti autonomici a vari livelli di granularità.
Questa astrazione è chiamata ACE (Autonomic Communication Element), e rappresenta l’elemento fondamentale del modello a componenti in cui i quattro principi scientifici (situation awareness, semantic self-organisation, self-similarity, autonomic component-ware) convergono. Il progetto è nel secondo anno di lavoro.
L’obiettivo complessivo di CASCADAS è quello di identificare, sviluppare e valutare architetture e soluzioni basate su un modello di componenti per servizi autonomici di comunicazione; in particolare, i componenti che offrono servizi autonomici si auto-organizzano e si auto-adattano con l’obiettivo di fornire servizi di comunicazione adattativi e situati. In altre parole, il progetto è guidato dall’ambizione di identificare astrazioni fondamentali ed uniformi capaci di caratterizzare i componenti autonomici a vari livelli di granularità.
Questa astrazione è chiamata ACE (Autonomic Communication Element), e rappresenta l’elemento fondamentale del modello a componenti in cui i quattro principi scientifici (situation awareness, semantic self-organisation, self-similarity, autonomic component-ware) convergono. Il progetto è nel secondo anno di lavoro.
Risultati del progetto ed eventuali pubblicazioni scientifiche/brevetti
- La definizione di un nuovo modello di componenti distribuiti (ACEs), capaci di auto-organizzarsi in modo autonomo con lo scopo di offrire servizi di comunicazione e di auto-adattarsi sulla base del contesto sociale e di rete in cui funzionano. Questa definizione è supportata dall’implementazione di un prototipo [1].
- Lo sviluppo di algoritmi e tecniche per ottenere l’adattamento dinamico ed il verificarsi di certe proprietà degli ACE. Questi algoritmi e tecniche si basano sull’auto-aggregazione degli ACE. L’implementazione di questi algoritmi all’interno dell’architettura degli ACE è presentata in [2,3].
- La definizione di una piattaforma di monitoraggio distribuito che consenta a ciascun ACE di monitorare il proprio comportamento e quello dei propri vicini.
- Davide Devescovi, Elisabetta Di Nitto, Raffaela Mirandola, An Infrastructure for Autonomic System Development: the SelfLet Approach, In the proceedings of Automated Software Engineering conference ASE 2007.
- Davide Devescovi, Elisabetta Di Nitto, Daniel Dubois, Raffaela Mirandola, Self-Organization Algorithms for Autonomic Systems in the SelfLet Approach, In the proceedings of Autonomics 2007.
- Elisabetta Di Nitto, Daniel Dubois, Raffaela Mirandola, Self-Aggregation Algorithms for Autonomic Systems, submitted for conference publication.