Le attività umane stanno modificando drasticamente gli ecosistemi marini, erodendone la biodiversità e la capacità di fornire servizi ecosistemici. Le reti di aree marine protette sono uno strumento di conservazione e gestione efficace per proteggere la biodiversità, promuovere ecosistemi marini resilienti e fornire benefici alla società.
Il numero di aree protette è aumentato rapidamente a livello globale e probabilmente continuerà a crescere in seguito agli impegni già presi a livello europeo e internazionale (l’SDG 14 delle Nazioni Unite, "Preservare e utilizzare in modo sostenibile gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile", nonché il cosiddetto obiettivo 30x30, ovvero proteggere il 30% delle aree terrestri e marine entro il 2030).
RECONNECT (Reconciling conservation and exploitation of a keystone species through networks of Marine Protected Areas) è un progetto finanziato dal Ministero dell'Università e della Ricerca nell'ambito del programma di ricerca PRIN 2022 e si concentra sulla conservazione di una specie di primaria importanza ecologica e commerciale nel Mediterraneo, la cernia bruna (Epinephelus marginatus), con un focus territoriale specifico sui mari della Sicilia. In particolare, il progetto mira a
- valutare se l’insieme delle aree marine protette attualmente esistenti funziona effettivamente come una rete ecologica (cioè se le aree protette sono collegate tra loro dallo scambio di individui)
- identificare le aree attualmente non protette ma che possono rappresentare nodi chiave aggiuntivi della rete ecologica e meritano quindi protezione prioritaria
- valutare i potenziali benefici che una rete di protezione più estesa potrebbe fornire.
In particolare, il progetto si concentrerà sullo sviluppo di modelli spazialmente espliciti per analizzare la connettività tra aree protette e non protette, al fine di fornire informazioni cruciali per la pianificazione di una rete efficace di aree protette nel Mediterraneo centrale, migliorare la gestione delle risorse marine e promuovere attività estrattive (come la pesca) e non estrattive (come il turismo naturalistico) sostenibili.