Progetti di Ricerca

Area di ricerca:

Responsabile:

PRIN (Progetti di Rilevante Interesse Nazionale)

Ruolo DEIB: Partecipante

Durata: 24 mesi

Data inizio: 16/10/2023

Sommario

Ripristinare tempestivamente la perfusione miocardica a seguito di un infarto miocardico con innalzamento del segmento ST (STEMI) è il modo più efficace per ridurre le dimensioni finali dell'infarto e rendere più favorevole l'esito clinico. Tuttavia, i dati sperimentali e clinici hanno dimostrato che la riperfusione, di per sé, può avere effetti dannosi: la prevenzione dei "danni da riperfusione miocardica" è stata identificata come uno degli obiettivi della cardioprotezione. L'idrogeno molecolare (H2) è il gas più leggero e l'elemento chimico più abbondante nell'universo. Recenti studi hanno dimostrato che l'H2 è un potente agente antiossidante, antiapoptotico e antinfiammatorio e può quindi avere potenziali applicazioni mediche in cellule, tessuti e organi.

I vantaggi antiossidanti dell'idrogeno molecolare comprendono, oltre a un'elevata penetrazione nella bio-membrana e una capacità di diffusione intracellulare che gli consentono di raggiungere compartimenti subcellulari come i mitocondri, anche l'eliminazione selettiva del deleterio radicale idrossile, con conseguente preservazione di altre specie reattive di ossigeno e azoto importanti per la normale regolazione dei segnali. L'efficacia dell'idrogeno molecolare per la prevenzione e il trattamento di varie malattie, con condizioni patologiche sottostanti di danno da ischemia-riperfusione, è stata riportata da numerosi studi clinici e non.

Studi preliminari hanno dimostrato che l'inalazione di gas H2 ha ridotto le dimensioni dell'infarto e attenuato il rimodellamento avverso del ventricolo sinistro (LV) in un modello di ratto, mentre un recente studio clinico di fase I in Giappone ha dimostrato che l'inalazione di H2 durante gli interventi coronarici percutanei primari (pPCI) è fattibile e sicura e può anche promuovere il rimodellamento inverso del ventricolo sinistro.

L'obiettivo del progetto HI-STEMI (Inhaled HYdrogen for myocardial preservation in patients with ST-Elevation Myocardial Infarction admitted in the emergency room) è valutare l'efficacia dell'inalazione di H2, in aggiunta alle cure standard, sulla funzione e sul rimodellamento del ventricolo sinistro nello STEMI riperfuso. Risultato primario sarà la valutazione della funzione LV globale come variazione della frazione di eiezione (EF) da pPCI (giorno 1) a 6 mesi dopo. La funzione VS sarà valutata mediante ecocardiografia con dati di imaging analizzati in modo indipendente in un laboratorio ecografico centrale.

Secondariamente, il progetto si propone di stimare la concentrazione di troponine cardiache, CK-MB/CK e peptidi natriuretici dopo la pPCI; l'incidenza di risoluzione ≥70% del sopraslivellamento del segmento ST un'ora dopo la pPCI; la variazione precoce della LVEF al giorno 4; il volume telediastolico LV a 3 mesi; le dimensioni della MI mediante risonanza magnetica cardiaca a 4 giorni dopo la pPCI e a 6 mesi; il tasso di riospedalizzazione per motivi cardiovascolari; il rischio di morte cardiovascolare, insufficienza cardiaca e shock cardiogeno a 6 mesi.

Immagine concettuale di un cervello robotico o artificiale con elementi di rete neurale e tecnologia, con le parole "HYO sistemi" sovrapposte.