Professore Emerito del Politecnico di Milano.
Sergio Cova dal 1977 è Professore Ordinario al Politecnico di Milano, dove nel 1962 si era laureato in Ingegneria Nucleare. Ha tenuto insegnamenti di elettronica in altre università (U.di Parma; U. di Bari). Fellow dello IEEE dal 1992, Life Fellow dal 2000; ha fatto parte di chapters e committees della IEEE North Italy Section e del Consiglio AEI (Associazione Elettronica ed Elettrotecnica Italiana) Sez.Milano. Ha coordinato attività a supporto dello sviluppo tecnologico e culturale nell’industria come Responsabile Programma Formazione Permanente del Politecnico di Milano (1979-1998). Nel 2002 è stato chiamato dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MIUR) nella “Cabina di Regia per la partecipazione nazionale al 6° Programma Quadro della Comunità Europea. E’ stato Associate Editor di “The Review of Scientific Instruments” (1995-1997) e membro del Comitato Editoriale di “Alta Frequenza” (1992-1997). E’ coautore di oltre 180 lavori in riviste e conferenze internazionali, di quattro brevetti U.S. ed Europei e di un brevetto italiano. Ha dato contributi innovativi in fisica e tecnologia dei rivelatori per radiazioni ottiche e ionizzanti, microelettronica, strumentazione elettronica e optoelettronica. Ha collaborato con ricercatori di altri campi (fisica, astronomia, biochimica e biologia molecolare) svolgendo attivita’ interdisciplinare e sviluppando nuove tecniche e dispositivi dedicati. In elettronica nucleare ha portato innovazioni negli amplificatori per spettroscopia ad elevata risoluzione e nell’elettronica veloce per misure di tempo. Nella campo della strumentazione di misura elettronica, ha ideato e dimostrato nei primi anni ’70 (molto tempo prima dell’avvento di microcomputer e circuiti DSP) un metodo di trattamento digitale per rivelazione lock-in di segnali analogici. Ha svolto un ruolo pionieristico nelle tecniche di conteggio di singoli fotoni, lavorando dapprima con i fototubi moltiplicatori e successivamente ideando e sviluppando rivelatori a stato solido, chiamati “single-photon avalanche diodes” SPAD. Ha inventato il circuito di spegnimento attivo (Active-Quenching Circuit AQC) che ha aperto la strada alla applicazione degli SPAD sfruttando appieno le loro prestazioni fino ad alti tassi di conteggio. Ha guidato un gruppo di ricerca in cui giovani e brillanti ricercatori si sono formati lavorando su SPAD e argomenti collegati. Questo gruppo ha sviluppato AQC in successive generazioni, giungendo nel 1995 alla loro realizzazione in forma integrata monolitica, rendendo cosi’ possibile la realizzazione di moduli di conteggio completi in chip. Ha progettato in varie generazioni nuove strutture di dispositivi SPAD per “timing” di singoli fotoni con risoluzione a picosecondi. Dal 1992 ha lavorato per estendere il campo spettrale delle tecniche a singoli fotoni fino alla regione infrarossa, utilizzando come SPAD diodi in Germanio e in semiconduttori III-V. Il gruppo ha contribuito allo sviluppo di varie applicazioni dei rivelatori di singoli fotoni, quali: analisi di DNA e proteine e studi su singole molecole mediante misure di fluorescenza; caratterizzazione ad elevata risoluzione di fibre ottiche e laser; sistemi di ottica adattiva per telescopi; caratterizzazione non invasiva di circuiti ULSI; e varie altre. Nel 2005 S. Cova e alcuni colleghi hanno fondato “Micro-Photon-Devices” MPD, societa’ spin-off del Politecnico di Milano con missione di produrre e rendere largamente disponibili i micro-rivelatori svilupati nella ricerca.
Sergio Cova dal 1977 è Professore Ordinario al Politecnico di Milano, dove nel 1962 si era laureato in Ingegneria Nucleare. Ha tenuto insegnamenti di elettronica in altre università (U.di Parma; U. di Bari). Fellow dello IEEE dal 1992, Life Fellow dal 2000; ha fatto parte di chapters e committees della IEEE North Italy Section e del Consiglio AEI (Associazione Elettronica ed Elettrotecnica Italiana) Sez.Milano. Ha coordinato attività a supporto dello sviluppo tecnologico e culturale nell’industria come Responsabile Programma Formazione Permanente del Politecnico di Milano (1979-1998). Nel 2002 è stato chiamato dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MIUR) nella “Cabina di Regia per la partecipazione nazionale al 6° Programma Quadro della Comunità Europea. E’ stato Associate Editor di “The Review of Scientific Instruments” (1995-1997) e membro del Comitato Editoriale di “Alta Frequenza” (1992-1997). E’ coautore di oltre 180 lavori in riviste e conferenze internazionali, di quattro brevetti U.S. ed Europei e di un brevetto italiano. Ha dato contributi innovativi in fisica e tecnologia dei rivelatori per radiazioni ottiche e ionizzanti, microelettronica, strumentazione elettronica e optoelettronica. Ha collaborato con ricercatori di altri campi (fisica, astronomia, biochimica e biologia molecolare) svolgendo attivita’ interdisciplinare e sviluppando nuove tecniche e dispositivi dedicati. In elettronica nucleare ha portato innovazioni negli amplificatori per spettroscopia ad elevata risoluzione e nell’elettronica veloce per misure di tempo. Nella campo della strumentazione di misura elettronica, ha ideato e dimostrato nei primi anni ’70 (molto tempo prima dell’avvento di microcomputer e circuiti DSP) un metodo di trattamento digitale per rivelazione lock-in di segnali analogici. Ha svolto un ruolo pionieristico nelle tecniche di conteggio di singoli fotoni, lavorando dapprima con i fototubi moltiplicatori e successivamente ideando e sviluppando rivelatori a stato solido, chiamati “single-photon avalanche diodes” SPAD. Ha inventato il circuito di spegnimento attivo (Active-Quenching Circuit AQC) che ha aperto la strada alla applicazione degli SPAD sfruttando appieno le loro prestazioni fino ad alti tassi di conteggio. Ha guidato un gruppo di ricerca in cui giovani e brillanti ricercatori si sono formati lavorando su SPAD e argomenti collegati. Questo gruppo ha sviluppato AQC in successive generazioni, giungendo nel 1995 alla loro realizzazione in forma integrata monolitica, rendendo cosi’ possibile la realizzazione di moduli di conteggio completi in chip. Ha progettato in varie generazioni nuove strutture di dispositivi SPAD per “timing” di singoli fotoni con risoluzione a picosecondi. Dal 1992 ha lavorato per estendere il campo spettrale delle tecniche a singoli fotoni fino alla regione infrarossa, utilizzando come SPAD diodi in Germanio e in semiconduttori III-V. Il gruppo ha contribuito allo sviluppo di varie applicazioni dei rivelatori di singoli fotoni, quali: analisi di DNA e proteine e studi su singole molecole mediante misure di fluorescenza; caratterizzazione ad elevata risoluzione di fibre ottiche e laser; sistemi di ottica adattiva per telescopi; caratterizzazione non invasiva di circuiti ULSI; e varie altre. Nel 2005 S. Cova e alcuni colleghi hanno fondato “Micro-Photon-Devices” MPD, societa’ spin-off del Politecnico di Milano con missione di produrre e rendere largamente disponibili i micro-rivelatori svilupati nella ricerca.