Progetto SAR.NET
Responsabile:
Collaborazione con Ente Pubblico
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Data inizio: 01/01/2005
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Sommario
Il progetto SAR.NET si propone di indagare i fenomeni franosi con sistemi di telerilevamento attivi e passivi, montati su piattaforme satellitari, aviotrasportate o basate a terra, per programmare attività di previsione, prevenzione e sorveglianza finalizzata alla pianificazione dell’emergenza.
L’obiettivo è di integrare il servizio di sorveglianza nazionale per il rischio idrogeologico con la costruzione di un settore del Dipartimento di Protezione Civile per monitorare su vasta area i segni precursori di frane, sprofondamenti, subsidenza, non immediatamente riconducibili ad eventi meteorologici.
Tra i partecipanti al progetto, il Dipartimento di Elettronica e Informazione del Politecnico di Milano si occupa in particolare di: supervisione scientifica alle elaborazioni InSAR e PS; organizzazione della rete di supporto al centro funzionale; elaborazioni immagini radar con tecnica PS; realizzazione di applicativi per la gestione dei dati PS nel Centro Funzionale del DPC; organizzazione del sistema di sorveglianza satellitare. L’applicazione del radar ad apertura sintetica (SAR) permette di ottenere immagini a microonde ad elevata risoluzione spaziale. Con l’utilizzo dell’interferometria radar (DInSAR) è possibile misurare con accuratezza lo spostamento del terreno nell’intervallo di tempo trascorso tra due acquisizioni di immagini SAR della stessa scena.
La tecnica Permanent scatterers (PS), sviluppata e brevettata nel 1999 dal Politecnico di Milano, si basa sulla elaborazione dei dati satellitari rilevati da sistemi SAR e consente di misurare, con precisione millimetrica e su vaste aree della superficie terrestre, le deformazioni del suolo su singoli punti identificati come riflettori stabili e permanenti. Con questa tecnica sono stati individuati segni precursori di fenomeni franosi sia di ampie dimensioni che localizzati: nelle aree ad elevata densità di urbanizzazione è stato possibile monitorare il movimento di singoli edifici.
L’obiettivo è di integrare il servizio di sorveglianza nazionale per il rischio idrogeologico con la costruzione di un settore del Dipartimento di Protezione Civile per monitorare su vasta area i segni precursori di frane, sprofondamenti, subsidenza, non immediatamente riconducibili ad eventi meteorologici.
Tra i partecipanti al progetto, il Dipartimento di Elettronica e Informazione del Politecnico di Milano si occupa in particolare di: supervisione scientifica alle elaborazioni InSAR e PS; organizzazione della rete di supporto al centro funzionale; elaborazioni immagini radar con tecnica PS; realizzazione di applicativi per la gestione dei dati PS nel Centro Funzionale del DPC; organizzazione del sistema di sorveglianza satellitare. L’applicazione del radar ad apertura sintetica (SAR) permette di ottenere immagini a microonde ad elevata risoluzione spaziale. Con l’utilizzo dell’interferometria radar (DInSAR) è possibile misurare con accuratezza lo spostamento del terreno nell’intervallo di tempo trascorso tra due acquisizioni di immagini SAR della stessa scena.
La tecnica Permanent scatterers (PS), sviluppata e brevettata nel 1999 dal Politecnico di Milano, si basa sulla elaborazione dei dati satellitari rilevati da sistemi SAR e consente di misurare, con precisione millimetrica e su vaste aree della superficie terrestre, le deformazioni del suolo su singoli punti identificati come riflettori stabili e permanenti. Con questa tecnica sono stati individuati segni precursori di fenomeni franosi sia di ampie dimensioni che localizzati: nelle aree ad elevata densità di urbanizzazione è stato possibile monitorare il movimento di singoli edifici.