L'obiettivo del progetto CARE (Control of Assistive Robots in crowded Environments) è sviluppare algoritmi di pianificazione del movimento e di controllo per i robot assistenziali che operano in ambienti affollati.
Esempi di robot assistenziali sono sedie a rotelle autonome e guide robotiche per persone non vedenti e ipovedenti. Questi sistemi devono essere progettati, tra le altre cose, per navigare verso una destinazione prescelta in una varietà di ambienti affollati come, ad esempio, uffici, centri commerciali, parchi, percorsi per passeggiare e correre.
Le sfide per il controllo del movimento di questi robot assistivi includono 1) interagire in modo sicuro con l'utente e 2) interagire in modo sicuro con la folla circostante. Oltre a questi obiettivi primari di sicurezza, che riguardano la fiducia dell'utente nel suo robot assistivo, il progetto mira a sviluppare algoritmi di pianificazione del movimento e di controllo che non portino a comportamenti del robot troppo prudenti, che potrebbero minare le prestazioni e dunque l'accettabilità da parte dell’utente.
Per raggiungere questo obiettivo, CARE propone di utilizzare algoritmi predittivi di pianificazione e controllo del movimento accoppiati a metodo di apprendimento che permettano di prevedere il comportamento dell'utente e della folla circostante. Una tale formulazione del problema può portare alla soddisfazione persistente di vincoli che impediscono ai robot di interagire in modo non sicuro con l'utente e l’ambiente.
Gli algoritmi sviluppati saranno provati grazie una sedia a rotelle autonoma e a una guida robotica per persone cieche e ipovedenti chiamata BUDD-e. Le sedie a rotelle autonome sono attualmente disponibili presso UNIMORE e POLIMI; la guida robotica per utenti non vedenti consiste in un robot a guida autonoma per le consegne dell'ultimo miglio, chiamato Yape, dotati di un dispositivo per l’interazione robot-utente chiamato smart tether system, realizzato presso POLIMI nell'ambito del progetto BUDD-e.