Raccogliendo l’eredità del progetto ADA270, attraverso il quale nel 2021 è stata estratta una carota di ghiaccio lunga 224 metri dal ghiacciaio dell’Adamello, il progetto ClimADA, grazie ad una ampia collaborazione tra enti scientifici e istituzionali, si pone il rilevante obiettivo di ricostruire l’evoluzione climatica degli ultimi secoli, l’impatto antropico nell’area di alta montagna alpina, e anche la dinamica delle specie vegetali, la storia dei grandi incendi avvenuti negli ultimi secoli e in generale degli impatti antropici nelle aree di alta montagna.
Con la perforazione ADA270, la sonda a fibra ottica già installata e l’opportuna integrazione con altre informazioni provenienti da sensori convenzionali, è possibile sviluppare lo studio del comportamento della massa del ghiaccio (attraverso profili termici e di deformazione del ghiacciaio) e seguirne la sua evoluzione nel tempo anche in funzione del cambiamento dei parametri ambientali esterni, prevedendone il futuro destino anche alla luce delle proiezioni di riscaldamento globale fornite dai modelli del clima globale.
Il ghiacciaio dell’Adamello, il più profondo d’Italia, rappresenta infatti uno dei più potenti archivi della storia climatica, ambientale ed umana delle Alpi Italiane ed in particolare della Lombardia.
Il progetto ClimADA si pone un altro obiettivo fondamentale: portare l’attenzione dello studio sui ghiacciai verso una prospettiva sia climatica che ambientale attraverso la restituzione dei dati e delle informazioni raccolte non solo all’interno della comunità scientifica internazionale ma soprattutto alla popolazione e al territorio.
Attraverso convegni, workshop tematici e mostre sul territorio, verranno coinvolti decisori politici, professionisti ed esperti di governo del territorio, associazioni di promozione, formatori ed educatori, associazioni ambientaliste, studenti e giovani.
L’obiettivo finale è comunicare in modo efficace gli effetti del cambiamento climatico sul territorio, l’ambiente e la disponibilità idrica attuale e futura, stimolando importanti riflessioni sul rispetto e la salvaguardia dell’ambiente in cui viviamo.
Le attività del progetto, coordinate dal capofila Fondazione Lombardia per l’Ambiente, sono sviluppate all’interno delle attività dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, con particolare riguardo all’EuroCold Lab (UNIMIB) e all’ente territoriale della Comunità Montana della Valle Camonica, ente gestore del Parco Regionale dell’Adamello.
Per quanto riguarda la componente di monitoraggio a fibra ottica e lo sviluppo del modello geo-dinamico del ghiacciaio, le ricerche vengono sviluppate con la collaborazione del Politecnico di Milano e dell’Università degli Studi di Brescia.