Linee di ricerca:
La musica, in quanto forma d’arte europea tra le più preminenti capace di incidere sul patrimonio culturale mondiale, possiede un valore intrinseco che arricchisce le nostre vite. Tuttavia, spesso i manoscritti musicali rimangono privati, non vengono esibiti né sfruttati perché esistono soltanto in un formato fisico (testi a stampa o codici) conservato presso archivi locali.
REPERTORIUM – Researching and Encouraging the Promulgation of European Repertory through Technologies Operating on Records Interrelated Utilising Machines mira a: 1) mettere a punto una piattaforma tecnologica per la curatela dei database di opere artistico-musicali europee medievali e classiche, collegata ad altri importanti database già esistenti in tutto il mondo e alimentata da tecniche per la digitalizzazione automatica dei manoscritti e per la ricerca di informazioni musicali basate sull’intelligenza artificiale; 2) creare tecnologie di registrazione audio e di separazione degli strumenti all’avanguardia (basate su intelligenza artificiale, elaborazione del segnale stocastico e audio spaziale/ambisonico) destinate a istituti di formazione musicale (conservatori), professionisti (musicisti e orchestre) e pubblico (servizi di streaming).
La combinazione di un nuovo strumento di digitalizzazione che sfrutta l’intelligenza artificiale e il deep learning per il riconoscimento ottico della musica e la ricerca di informazioni musicali su più set di dati apre a soluzioni inedite alle sfide dell’industria musicale, allo stesso tempo preservando e rendendo accessibile il patrimonio musicale europeo. È quindi possibile fornire soluzioni economicamente vantaggiose per lo streaming immersivo e le esperienze di realtà virtuale sfruttando le tecnologie per la separazione delle fonti sonori e per l’audio spaziale.
Il consorzio comprende musicologi (ICCMU, MMMO, UOXF), un’organizzazione musicale (AHECG), un’orchestra (LNP) e un’azienda specializzata in musica antica (ODRATEK). I suoi membri hanno già ricevuto finanziamenti dalla CE per progetti RIA (TUNI, POLIMI, ICCMU, UOXF) e UJA ha esperienza nel coordinamento di progetti H2020. È composto da una combinazione equilibrata di partner accademici e partner industriali/commerciali, provenienti da 8 paesi europei (4 università, 2 RTO, 2 ONG, un’orchestra e 3 aziende del settore musicale).