SCENIC - Self-configuring environment-aware intelligent acoustic sensing
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Responsabile:
Ricerca UE FP7
Ruolo DEIB: Coordinatore
Data inizio: 01/01/2009
Durata: 36 mesi
Sommario
SCENIC - Self-Configuring ENvironment-aware Intelligent aCoustic sensing - è uno dei nuovi progetti FET (Future and Emerging Technologies), finanziati dal Settimo Programma Quadro della Comunità Europea nel settore ICT.
Il progetto è partito il 1 gennaio 2009 e, oltre al Politecnico di Milano (promotore e coordinatore), coinvolge altre Istituzioni europee: la Friedrich-Alexander Universitaet Erlangen-Nuernberg, l’Imperial College of Science, Technology and Medicine di Londra, e la Fondazione Bruno Kessler di Trento. Molte applicazioni di elaborazione avanzata del suono, in particolare quelle basate su schiere di microfoni e altoparlanti, sono estremamente sensibili alla risposta acustica dell'ambiente poiché la loro progettazione non tiene conto dei complessi fenomeni di propagazione acustica. I
riverberi sono solitamente visti come uno svantaggio contro il quale prendere contromisure, mentre la natura ci insegna che le informazioni fornite dall’interazione acustica con l'ambiente possono diventare una preziosa risorsa che consente compiti navigazionali complessi e altro ancora. Trasformare l’acustica ambientale da una fonte di problemi ad una risorsa preziosa richiede una comprensione profonda dei fenomeni di propagazione, e un’accurata modellazione acustica dell'ambiente. Questo può essere fatto ascoltando come l'ambiente risponde a emissioni di suono controllate, purché tali emissioni presentino una "struttura" sia temporale che spaziale.
Il progetto SCENIC è finalizzato a sviluppare nuove metodologie e strumenti di analisi che consentano ai sistemi acustici di diventare consapevoli delle proprie caratteristiche e della propria geometria e delle caratteristiche dell'ambiente in cui operano, e che consentano soluzioni avanzate di elaborazione spazio-temporale per avvantaggiarsi delle informazioni aggiuntive fornite dalla risposta acustica dell’ambiente. Un punto chiave del progetto sta nel fatto che i sensori e le sorgenti acustiche verranno usati in modo sinergico, nel rispetto di esigenze di flessibilità, costi e responsività in tempo reale.
La ricerca si concentrerà su tre filoni, due “globali” basati sulla scomposizione (modale e geometrica) dell’intero campo acustico, e una “locale” basata sulla modellazione point-to-point (identificazione di canale). L'uso congiunto di tali metodologie nella trasformazione acustica spazio-tempo aprirà la strada ad applicazioni innovative che vanno al di là di quanto è attualmente possibile oggi.
Il progetto è partito il 1 gennaio 2009 e, oltre al Politecnico di Milano (promotore e coordinatore), coinvolge altre Istituzioni europee: la Friedrich-Alexander Universitaet Erlangen-Nuernberg, l’Imperial College of Science, Technology and Medicine di Londra, e la Fondazione Bruno Kessler di Trento. Molte applicazioni di elaborazione avanzata del suono, in particolare quelle basate su schiere di microfoni e altoparlanti, sono estremamente sensibili alla risposta acustica dell'ambiente poiché la loro progettazione non tiene conto dei complessi fenomeni di propagazione acustica. I
riverberi sono solitamente visti come uno svantaggio contro il quale prendere contromisure, mentre la natura ci insegna che le informazioni fornite dall’interazione acustica con l'ambiente possono diventare una preziosa risorsa che consente compiti navigazionali complessi e altro ancora. Trasformare l’acustica ambientale da una fonte di problemi ad una risorsa preziosa richiede una comprensione profonda dei fenomeni di propagazione, e un’accurata modellazione acustica dell'ambiente. Questo può essere fatto ascoltando come l'ambiente risponde a emissioni di suono controllate, purché tali emissioni presentino una "struttura" sia temporale che spaziale.
Il progetto SCENIC è finalizzato a sviluppare nuove metodologie e strumenti di analisi che consentano ai sistemi acustici di diventare consapevoli delle proprie caratteristiche e della propria geometria e delle caratteristiche dell'ambiente in cui operano, e che consentano soluzioni avanzate di elaborazione spazio-temporale per avvantaggiarsi delle informazioni aggiuntive fornite dalla risposta acustica dell’ambiente. Un punto chiave del progetto sta nel fatto che i sensori e le sorgenti acustiche verranno usati in modo sinergico, nel rispetto di esigenze di flessibilità, costi e responsività in tempo reale.
La ricerca si concentrerà su tre filoni, due “globali” basati sulla scomposizione (modale e geometrica) dell’intero campo acustico, e una “locale” basata sulla modellazione point-to-point (identificazione di canale). L'uso congiunto di tali metodologie nella trasformazione acustica spazio-tempo aprirà la strada ad applicazioni innovative che vanno al di là di quanto è attualmente possibile oggi.
Risultati del progetto ed eventuali pubblicazioni scientifiche/brevetti
Fra i primi risultati prodotti dal progetto, va menzionato un sistema basato su un microfono e un altoparlante mobile, in grado di ricostruire velocemente la geometria di un ambiente chiuso.
Sono poi già state prodotte tecniche per alterare l'acustica di un ambiente tramite schiere di altoparlanti nascosti.
Sono poi già state prodotte tecniche per alterare l'acustica di un ambiente tramite schiere di altoparlanti nascosti.