PARABONI ALDO
In Memoriam
Aldo Paraboni (1940-2011).
Il 13 Aprile 2011 all’età di 72 anni il nostro collega e amico Aldo Paraboni ci ha lasciati dopo una improvvisa quanto breve malattia. Sebbene fosse in quiescenza da poco più di un anno Aldo mantenne il suo ruolo propositivo nel gruppo di radiopropagazione che aveva costituito nei primi anni del 1970 presso l’allora l’Istituto di Elettronica (oggi Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria) del Politecnico di Milano. Vogliamo ricordare con queste brevi parole il suo sorriso, l’innata gentilezza d’animo, la disponibilità verso tutti e la sua grande passione per la musica e per la chitarra.
Nato a Vimercate, una piccola città a nord-est di Milano, Aldo si laureò in Ingegneria Elettronica al Politecnico di Milano, usufruendo per tutto il periodo di una borsa di studio assegnatagli dal prestigioso Collegio Ghisleri di Pavia.
Nel 1965 entrò a fare parte del Laboratorio di Comunicazioni dell’Istituto di Elettronica del Politecnico di Milano e, a seguire, nel 1980 vinse la cattedra di Antenne e Propagazione. Durante la carriera universitaria ha ottenuto due premi internazionali: nel 1990 il premio “Piero Fanti”, istituito dal consorzio Intelsat/Telespazio, per la sua attività nell’innovazione tecnologica in campo satellitare e pochi anni dopo , nel 1995 il premio internazionale “Cristoforo Colombo”, istituito dalla città di Genova, per le sue attività nelle comunicazioni spaziali. Dopo la sua scomparsa, il payload TDP#5 del satellite Alphasat è stato rinominato “Payload Aldo Paraboni” in suo memoria.
Il carattere di Aldo può essere sintetizzato in due parole: genio tranquillo.
Tranquillo perché sempre calmo, riflessivo e capace di trovare ogni volta il lato positivo di una persona o di una situazione di là dalle apparenze che spesso sembravano indicare il contrario. Tranquillo perché mai impositivo nelle relazioni con i colleghi o nell’attività lavorativa.
Genio perché, grazie alla sua superiore capacità di analisi e sintesi dei problemi inerenti alla propagazione delle onde centimetriche e millimetriche e alla progettazione dei sistemi più avanzati di comunicazione via satellite, Aldo era considerato uno dei maggiori esperti al mondo in materia.
Durante la sua lunga attività di ricerca durata più di quarant’anni, Aldo ha affrontato i più importanti aspetti della propagazione delle onde radio attraverso l’atmosfera perturbata e ha sviluppato molteplici modelli di predizione, tutti caratterizzati da una solida base fisica, che ancora oggi sono considerati tra i più accurati e alcuni di loro fanno tuttora parte delle raccomandazioni proposte dall’International Communication Union (ITU-R) grazie agli ottimi risultati che permettono di ottenere.
Aldo ha avuto un ruolo di primo piano in campo internazionale anche nell’attività sperimentale della propagazione terra-satellite. Il suo primo incarico è stato quello di responsabile scientifico per l’esperimento di propagazione con il satellite italiano Sirio e più tardi con il satellite Italsat. E’ stato promotore dell’esperimento TDP#5 con il satellite Alphasat finalizzato ad ottenere informazioni sulla correlazione spaziale su larga scala nelle bande dei 30 e 40 GHz e alla progettazione delle future tecniche di mitigazione degli effetti indesiderati dell’atmosfera che sfruttano al meglio le limitate risorse disponibili a bordo del satellite.
Aldo è stato un insegnante appassionato, ammirato e benvoluto da tutti i sui numerosissimi studenti, come è testimoniato dalle innumerevoli tesi dei laurea di cui è stato relatore, un capo carismatico che ha saputo infondere in tutti noi l’amore per la scienza. Ci ha mostrato con il suo esempio che è possibile dare senza aspettarsi niente di ritorno, forse nemmeno un “grazie”. Ci hai lasciato un grande vuoto.