
Un team di ricercatori coordinato dal Prof. Luigi Piegari del Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano partecipa insieme ad altri 13 partner internazionali al progetto V-ACCESS (Vessel Advanced Clustered and Coordinated Energy Storage Systems), finanziato dal programma di ricerca e innovazione Horizon Europe dell'Unione Europea per la durata di tre anni.
Ci sono più di 60.000 navi commerciali operative in tutto il mondo che rappresentano quasi il 3% delle emissioni globali di CO2 ed è ampiamente riconosciuto che è possibile ottenere notevoli risparmi di CO2 integrando elettrificazione e accumulo di energia con batterie. In questo contesto, le innovative tecnologie di stoccaggio dell'energia possono migliorare significativamente le prestazioni del trasporto per vie navigabili a emissioni zero, prolungando la durata delle batterie, aumentandone l'efficienza complessiva e riducendo i costi operativi.
Il progetto V-ACCESS mira a riunire le competenze su supercondensatori, sistemi di accumulo di energia magnetica superconduttivi (SMES), progettazione e controllo di sistemi di alimentazione di bordo, elettronica di potenza, analisi del ciclo di vita, e la classificazione delle navi per aumentare il livello di prontezza tecnologica (TRL) dei sistemi di stoccaggio ibridi, ovvero la combinazione di una batteria con supercondensatori, SMES o entrambi. L'obiettivo è quello di integrare un sistema di accumulo magnetico superconduttivo e supercondensatori in un’innovativa rete elettrica di bordo a corrente continua (DC) per controllare in modo flessibile i flussi di energia tra le diverse tecnologie di accumulo.
I partner di V-ACCESS si sono già incontrati all’IEEE ESARS ITEC 2023 all'interno dell'Arsenale di Venezia per il kick-off meeting del progetto. Durante questo primo incontro, i partecipanti hanno pianificato i compiti e gli sviluppi del progetto in dettaglio. Le tecnologie proposte verranno analizzate dai livelli dei componenti, già testate e convalidate al TRL3, e modellate nel sistema di alimentazione della nave, utilizzando anche simulatori hardware-in-the-loop di controllo. Quindi, i singoli componenti saranno assemblati insieme e integrati in un realistico sistema di alimentazione di bordo disponibile presso i laboratori e il dimostratore tecnologico D-ETEF dell’Università di Trieste per raggiungere TRL5.
I modelli di business e le esigenze di standardizzazione saranno analizzati in modo approfondito e le misure per sbloccare le barriere esistenti e saranno promosse parallelamente alle conoscenze tecniche generate dal progetto per garantire un ulteriore sfruttamento dei risultati del progetto e la definizione delle fasi per migliorare la progettazione del sistema V-ACCESS, aprendo il terreno per un dimostratore su vasta scala da sviluppare dopo la fine di questo progetto e avvicinando le tecnologie proposte al mercato.
Gli ambiziosi traguardi di questo progetto vedono collaborare protagonisti di primo piano mondo della ricerca e dell’industria quali Fincantieri, VARD Electro, VARD Design, Skeleton Technologies, ASG Superconductors, RINA Germania, RINA Grecia, e gli istituti di ricerca e le università RSE, SINTEF Energy, SINTEF Ocean, Politecnico di Milano, Università di Trieste, Università di Genova e Università di Birmingham.