
Il delta del Mekong in Vietnam potrebbe essere quasi completamente sommerso dall'acqua del mare entro la fine del secolo, se non verranno intraprese azioni urgenti. In un articolo pubblicato su Science, un team di ricerca internazionale di cui fa parte anche il Prof. Andrea Castelletti del Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano, ha individuato delle azioni concrete per impedire che questa area economicamente molto importante e densamente popolata finisca sott’acqua.
La maggior parte dei 40.000 km2 del delta del Mekong si trova a 2 metri sotto il livello del mare, è quindi soggetto all'innalzamento degli oceani dovuto al riscaldamento globale. Inoltre, azioni locali come il pompaggio eccessivo delle acque sotterranee, l'estrazione di sabbia impiegata poi nel settore delle costruzioni e il rapido sviluppo dell'energia idroelettrica, minacciano il futuro delle risaie più produttivo del Sud-Est asiatico. Il team della ricerca sostiene che solo un'azione concertata dei sei Paesi nel bacino del Mekong (Cina, Laos, Tailandia, Cambogia, Vietnam) e una migliore gestione dell'acqua e dei sedimenti all'interno del delta potrebbero evitare tali risultati.
Ci sono prove scientifiche che individuano i processi che mettono in pericolo la continua esistenza del delta del Mekong e come questi processi potrebbero essere controllati e mitigati. Il team ha identificato sei misure che aumenterebbero significativamente la sopravvivenza del delta. Le dighe potrebbero essere progettate per consentire un migliore passaggio dei sedimenti (1), posizionate in modo strategico che ne riduca gli impatti a valle, o sostituite da parchi eolici e solari dove possibile (2). L'estrazione di sedimenti dovrebbe essere regolamentata rigorosamente e l'uso della sabbia del Mekong potrebbe essere ridotto attraverso materiali da costruzione sostenibili (3). L'agricoltura intensiva nel delta del Mekong dovrebbe essere rivalutata per la sua sostenibilità (4) e le soluzioni naturali per la protezione dei litorali dovrebbero essere implementate su larga scala lungo le coste del delta (5 e 6). Tutte queste misure sono fattibili e hanno dei precedenti in altre zone del mondo.
Nonostante l'efficacia di queste misure, in particolare se attuate all'unisono, trovi d’accordo la comunità scientifica, esistono importanti ostacoli alla loro attuazione. Alcune di queste azioni entrerebbero in conflitto con gli interessi acquisiti di determinati attori locali, come l'industria dell'estrazione della sabbia e le centrali idroelettriche. Le misure richiederebbero il coordinamento tra i Paesi, che dovrebbero concordare sul fatto che il sostentamento del delta del Mekong è un importante obiettivo della politica regionale.
L'attuazione delle misure richiederà la partecipazione dei governi nazionali e degli attori internazionali (banche e agenzie di sviluppo), nonché di nuovi attori, ad esempio del settore privato e della società civile.